Riportiamo di seguito il contributo pubblicato sul giornale La Prealpina
Anche quest’anno l’assemblea di primavera dei Licei “Manzoni” ha tenuto fede alla tradizione e nelle due mattinate di ieri e giovedì ha riunito al Nuovo, in quattro turni, tutte le studentesse e gli studenti intorno a un tema di strettissima attualità: “Guerre e migrazioni”.
Per aprire le circa due ore di informazione e riflessione, i ragazzi del “Manzoni” hanno scelto una poesia di Houda Lautrech, brillante ex alunna della sezione EsaBac, ora laureata in legge con un curriculum internazionale; che, liceale neodiciottenne, aveva scritto una lettera aperta all’allora Presidente della Camera Laura Boldrini per portare all’attenzione delle istituzioni e di tutti il tema – tuttora risolto – dello ius culturae, cioè del diritto alla cittadinanza per chi è cresciuto in Italia, frequentandone le scuole e conoscendone la cultura e la Costituzione come e spesso meglio degli italiani “per nascita”.
Il “fact-check” sul fenomeno migratorio in Itala è stato affidato al Prof. Maurizio Ambrosini dell’Università Statale di Milano e invece agli Avvocati Luisa Belli dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, e Filippo Cardaci dello Sportello Migranti delle Acli varesine, è toccato raccontare le “ragioni globali” delle migrazioni e la quotidianità dei migranti in Italia, tra diritti negati e lotte quotidiane per districarsi in una burocrazia kafkiana e costosissima.
Mentre sette attrici e attori del Laboratorio di teatro del “Manzoni” hanno dato corpo e voce al “Grande verde”, testo di Michela Prando che ne cura anche la regia, scritto dopo un anno di ricerche sulle storie dei migranti nel Mediterraneo.
Un esempio di vero teatro civile, realistico e lirico insieme, che arriva al cuore e accende il pensiero.